Archivio dei diari / 18 novembre 2020 Voci di donne Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne Nel dicembre del 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha sollecitato governi, istituzioni nazionali ed internazionali, associazioni, a promuovere attività finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito. In questi ultimi mesi, con l'emergenza pandemica del Covid-19, i dati si sono fatti più allarmanti: altre donne hanno subito violenza o sono state uccise. In questo difficile quadro, l’Archivio diaristico nazionale, impegnato nella custodia delle memorie, nella ricerca e nella divulgazione scientifica, propone un seminario con il fine di avviare un approfondimento e una comune riflessione culturale sul tema della violenza sulle donne. Consapevole che le memorie possono offrire significativi materiali di studio e riflessione sul tema della violenza sessuale, l’Archivio diaristico ha chiesto ad alcune studiose di leggere e riflettere insieme sulle scritture donate da diariste vittime di violenze di genere. Siete pertanto tutti invitati a partecipare all'incontro La violenza di genere. I racconti delle diariste dell'Archivio di Pieve Santo Stefano che si terrà mercoledì 25 novembre a partire dalle ore 17:30 sulle nostre piattaforme digitali.
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DiMMi 2021: parte oggi la 6ª edizione del concorso
Diario 2000-2020: i diari dell'Archivio su Radio 3 La pandemia di Covid-19 ha apposto un sigillo sul tempo. Il 2020 sarà raccontato come un anno spartiacque, ovunque nel mondo e così anche in Italia. Eppure, così come ci sarà un “dopo”, è esistito un “prima”. E per comprendere il Paese che a partire dal 9 marzo si è ritrovato chiuso dentro casa, non possiamo trascurare quello che è successo nel recente passato. I fatti del G8 di Genova, con la morte di Carlo Giuliani il 20 luglio del 2001. La terra che trema in Abruzzo e rade al suolo L’Aquila, nella notte del 6 aprile 2009. Il 3 ottobre 2013, quando al largo di Lampedusa un barcone pieno di migranti si rovescia e 368 anime sprofondano nel mare. Prima del coronavirus, la storia delle nostre vite è stata scandita da questi fatti e da queste date: cosa è accaduto in Italia a partire dal 2000 fino a oggi, vent’anni dopo quell’anno in cui, tra attese messianiche e spauracchi catastrofici, sembrava che tutto dovesse cambiare? I racconti degli italiani rispondono alla domanda: dai diari che l’Archivio di Pieve Santo Stefano continua a raccogliere, ancora oggi, affiorano fatti e date emblematiche dell’ultimo ventennio, ma anche tendenze e abitudini sociali, “cose” che sono entrate a far parte della nostra vita in maniera palese o seminascosta e che ci hanno reso quello che siamo, o eravamo, prima della pandemia.
La vostra memoria passerà alla storia Avete un diario nel cassetto? Non lasciate che vada in pasto ai topi del Duemila. Garantito contro usi impropri, con diritto a partecipare ogni anno a un premio di due milioni e al concorso per la pubblicazione, la memoria personale o l'epistolario familiare che sarà consegnato all'Archivio di Pieve Santo Stefano (AR) passerà alla storia. Sarà una delle mille pietre di una costruzione nuova per gli studiosi di domani: la banca dei diari. Speditelo dunque all'Archivio Diari, Pieve Santo Stefano (Arezzo). Era il 22 novembre 1984 e su la Repubblica usciva questo trafiletto scritto da Saverio Tutino, che proprio in quei giorni dava vita all'Archivio dei diari. Oggi, a distanza di ben 36 anni da quel primo annuncio, vogliamo rinnovare l'appello di Saverio, rivolgendo quelle stesse parole a tutti voi che ci state leggendo chiedendovi di condividerle con quante più persone possibile... così che idealmente quel messaggio scritto 36 anni fa continui ad attraversare l'Italia, nella speranza che possa far arrivare a Pieve Santo Stefano nuovi Rabito, nuove Clelia, nuove storie preziose e uniche come quelle che conserviamo e custodiamo qui nella Città del diario da così lungo tempo. Questa nostra casa è la vostra casa, perché queste storie sono un patrimonio collettivo, che appartiene a tutti noi. Avete un diario nel cassetto?
L'Archivio dei diari a Fa' la cosa giusta! Quest’anno non è possibile tenere Fa’ la cosa giusta! nella sua forma tradizionale: la grave situazione di emergenza sanitaria impedisce questo tipo di eventi. Ma gli amici di Terre di mezzo Editore hanno trasformato gli eventi in presenza in eventi online e noi siamo felici di essere presenti con un appuntamento dedicato alla rilettura del fenomeno dell’immigrazione alla luce proprio del Covid-19. L’Italia è infatti da tempo al centro di un movimento costante: c’è chi va e chi viene, ora come nel passato. In questo tempo di estrema chiusura vengono quindi alla luce grandi fragilità, dell’uomo e del sistema, e ulteriori difficoltà che persone di tutto il mondo stanno vivendo una volta arrivati in Italia. Intervengono: Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell'Archivio dei diari, Alessandro Triulzi, ordinario di Storia dell’Africa Subsahariana dal 1985, Nicola Maranesi, autore de L’abisso non ci separa, Monica Massari, docente di Sociologa presso l’Università di Milano Statale ed Elona Aliko, finalista e vincitrice dell'ultima edizione del concorso DiMMi. Sarà possibile seguire l'evento venerdì 20 novembre alle ore 16:30 in diretta streaming dalla pagina facebook, dal canale YouTube e dal sito di Fa' la cosa giusta! Qui i dettagli: https://www.falacosagiusta.org/programma-culturale/accoglienza-una-risposta-alla-chiusura
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La tua esperienza con il sito dell'Archivio Insieme alla Regione Toscana e all'Università di Siena abbiamo attivato un assegno di ricerca per progettare nuove esperienze narrative legate ai diari. Per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto. Valuta la tua esperienza nel sito dell'Archivio diaristico nazionale e facci sapere come potremmo renderla migliore. Bastano 2 minuti e l'invio è in forma anonima. Sarà sufficiente compilare il modulo qui sotto.
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Premio LUCIA: un risultato straordinario In poche settimane dal lancio del Premio LUCIA sono arrivati più di 100 progetti! Ben 111 per l'esattezza, l'ultimo dei quali è stato ammesso alle 22.59 dell'ultimo giorno utile. Sarà una vera sfida selezionarne solo due. È un risultato davvero straordinario per il quale ringraziamo fin da ora tutti i producer, i podcaster, i documentaristi, gli attori, i musicisti, i sound designer, gli scrittori e tutti voi che avete partecipato. A chi andrà il Premio LUCIA? Grazie a Ilaria Gadenz, Carola Haupt e Radio Papesse, grazie a Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze. E grazie agli autori dei diari o alle loro famiglie per aver accolto il nostro invito. |
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